L’e-commerce mette a nudo i suoi punti più deboli e dimostra che avere una piattaforma online ipertecnologica senza un sistema logistico ben sincronizzato, può causare disservizi
Il mese di Marzo 2020 per quanto riguarda il web, sarà annoverato fra i più intensi e difficili mai registrati.
L’e-commerce come lo conosciamo in situazioni normali, pare proprio non abbia retto all’aumento esponenziale di acquisti e richieste. I dati della ricerca effettuata da Nielsen indicano come l’impennata dei consumi abbia condotto alla saturazione. La situazione anomala che tutti stiamo vivendo ha fatto crescere le vendite in maniera massiva e inaspettata. Rispetto al 2019 si è registrato un aumento dei consumi generici di oltre il 12%, e durante gli ultimi trenta giorni l’incremento delle richieste di generi alimentari è aumentata del 114%. La GDO segna la crescita del proprio canale online dell’81%: queste sono cifre da capogiro, tuttavia queste percentuali devono far riflettere sul fatto che, sebbene questa sia una situazione eccezionale, i sistemi di commercio in rete sono stati messi a durissima prova in un tempo ristretto. I siti di e-commerce della GDO, in particolare, stanno subendo un sovraccarico tale da sortire effetti pari a quelli di un attacco informatico, andando molto spesso in tilt. Questa problematica mette in evidenza una certa arretratezza delle infrastrutture che i vari player della GDO, grandi e piccoli che siano, hanno utilizzato finora. Chi ha investito nel passato in modo massivo nei propri canali di e-commerce si ritrova oggi ad avere una situazione di minore paralisi. Per quanto riguarda i restanti attori del settore Retail, con il rallentamento obbligato dell’esercizio di tutti gli store fisici, e in molti casi con la loro chiusura, la richiesta si è riversata quasi esclusivamente online, soprattutto nelle grandi città come Milano.
Questo però non è l’unico problema: i grandi player della GDO, trovandosi di fronte a una richiesta di ordini più che raddoppiata, stanno avendo grandi difficoltà a gestire i tempi di preparazione e consegna, allungando notevolmente i loro slot di evasione degli ordini. L’aspetto logistico di preparazione e consegna, in questo particolare momento non è allineato con il flusso di acquisti che canale online può reggere. Ciò causa l’inevitabile dilatazione dell’evasione degli ordini e si può notare come l’importante aspetto della logistica se non allineato con il canale di vendite possa avere un’influenza notevole causando alla fine mancate vendite. Logico pensare che i canali online non sono mai stati predisposti per gestire un traffico di tale intensità, ma soltanto i picchi dovuti a festività o ricorrenze. È stato sufficiente un quasi raddoppio delle richieste per causare non pochi disguidi e problemi, tenendo presente che nel nostro paese non tutte le persone, gli anziani in particolare, sono in grado di effettuare i propri acquisti in rete.
Questo momento di emergenza è e sarà un’ottima opportunità per chi vende online, per rivedere a fondo il proprio sistema e implementarne l’efficienza, sfruttando i dati derivati da questa situazione così anomala. Gli sviluppi e il potenziamento dell’e-commerce dovranno avere come punto di partenza quello di saturazione odierna, la filosofia adottata dovrà guardare al futuro e non quello prossimo. Una volta terminato questo periodo, il mondo reale e del commercio non sarà più quello verso il quale eravamo abituati a vivere e probabilmente abbiamo già ora una percezione diversa di come potrà essere.