Il 17 maggio si celebra la giornata mondiale delle telecomunicazioni, ricorrenza in omaggio alla firma della prima Convenzione telegrafica internazionale nel 1865. L’idea di introdurre una Giornata Mondiale si deve all’Unione Internazionale per le Telecomunicazioni (UIT), agenzia delle Nazioni Unite specializzata nel settore, con l’obiettivo di evidenziare il contributo apportato da Internet e dalle tecnologie dell’informazione e delle comunicazioni alle società e alle economie.
Da quel rudimentale sistema di informazione, allora all’avanguardia, in 154 anni di storia, siamo diventati utilizzatori della società dell’informazione. Siamo la società dell’informazione, della comunicazione, tutti naviganti negli oceani informatici, vogliamo sapere, conoscere, siamo veloci e pretendiamo un tempo di risposta immediato. Telefono, smartphone, e-mail, social, in quanti modi possiamo comunicare in tempo reale? Ogni giorno siamo immersi nel mare dei dati e delle notizie, c’è molto poco che non si possa scoprire o conoscere affidandosi alla rete. In questo contesto, quindi, le nuove tecnologie informatiche e di telecomunicazione assumono un ruolo fondamentale nello sviluppo delle attività umane, sociali ed economiche.
Occorre riflettere sul fatto che quando si è bombardati da una mole notevole di informazioni rimane poco tempo per comprendere e valutare ciò che accade; diventa sempre più difficile utilizzare il proprio metro di giudizio e ciò impedisce di interrogarsi in autonomia.
Essere informati su quanto accade nel mondo diventa quindi sempre più facile. I rischi però non mancano, infatti troppo spesso si diffondono fake news solo per il gusto di attirare lettori. È quindi consigliabile attingere sempre a fonti sicure e certificate.
“Ma dove l’hai sentito?” È la tipica domanda che segue una fantomatica notizia. Tutte le fake news che, per qualsiasi scopo o motivo, vengono lasciate libere di girare per il web andrebbero individuate. È necessario e importante capire quando ci troviamo davanti alla classica bufala, e prendere immediatamente le distanze da questo tipo di contenuti che possono avere effetti nefasti condizionando il nostro pensiero.
Si tratta di etica, rispetto, utilità e collaborazione. Questi sono principi fondamentali per l’ambito delle telecomunicazioni e dell’informazione negli anni a venire. Il frenetico evolversi delle tecnologie elettroniche applicate alle telecomunicazioni lascia intravedere scenari impensabili solo poco tempo fa. L’importante è considerare questi mezzi per quello che sono, ovvero strumenti, né buoni né cattivi: tutto dipende dall’utilizzo che se ne fa. Come disse Mario Brega in un film “può esse fero, può esse piuma”.