Cosa ricorderemo del 2019?
Il 2019 sta per volgere al termine. È stato un anno importante per moltissimi aspetti: numerosi avvenimenti storico politici, l’accelerazione verso il nuovo modello di industria, la tecnologia e le sue novità, il consolidamento del pensiero green e sostenibile come anche il benessere psicofisico lavorativo. Il secondo decennio del 2000 che sta per terminare ha dato il via a profondi mutamenti, iniziati probabilmente dalla fine di quello precedente con l’inizio della crisi datata 2009. Da allora sono cambiate molte cose, ad iniziare dall’economia: se ne parla tutti i giorni della guerra dei dazi e della tecnologia fra USA e Cina, con tutti i suoi strascichi e ripercussioni finanziarie. Si discute anche di tematiche ambientali: il recentissimo accordo UE impone a tutti gli stati membri di abbracciare il progetto “impatto climatico zero” entro il 2050. Il progetto ha come obiettivo il calcolo, la riduzione e la compensazione di CO2 generate dalle attività di persone ed enti, eventi e prodotti, aziende e organizzazioni e di contribuire alla creazione e alla tutela di foreste in crescita mettendo in campo interventi di efficienza energetica e produzione di energia rinnovabile, secondo quanto previsto dal Protocollo di Kyoto. Riguardo all’industria, quest’anno si sono registrati molti importanti cambiamenti nel panorama mondiale, uno su tutti la fusione delle due aziende automobilistiche FCA/PSA, peraltro non ancora completata, che fa ben riflettere su quanto sia cambiata la percezione nel mondo produttivo.
La comunicazione sempre più veloce
Il 2019 ha sfruttato il “trampolino di lancio” di fine 2018 per quanto riguarda il 5G e alcune delle sue applicazioni per il mondo della trasmissione dei dati. Un anno fa infatti in Italia erano state assegnate le frequenze che sarebbero state designate per questo tipo di trasmissioni. Questo ha generato molti dubbi riguardo l’impatto che le alte frequenze possono avere sul corpo umano, tuttavia ad oggi non ci sono dati ufficiali che confermino che possa risultare dannoso per l’uomo. Il 5G si affermerà ben presto anche per le telecomunicazioni private, offrendo un pacchetto dati incredibilmente più ampio, e sarà possibile dimezzare i tempi di utilizzo per qualsiasi operazione come anche poter usufruire di nuovi servizi. Consideriamo che sono trascorsi solo 154 anni dalla nascita del primo mezzo di comunicazione veloce: il telegrafo.
Innovazione a 360°
Innovare non significa solo ideare e costruire qualcosa di nuovo. Con il progredire dei processi industriali, sempre più veloci e smart, le discipline STEM stanno acquisendo un ruolo sempre più importante. Al giorno d’oggi le aziende stanno cercando di valorizzare maggiormente le discipline scientifico-tecnologiche, competenze sempre più ricercate nei giovani e che, sia vero o meno, trovano poca offerta a fronte di una grande richiesta. La fotografia generale dell’industria e dei servizi indica il cambiamento: laddove la presenza umana ricopriva spesso mansioni di basso valore ora sta venendo gradualmente sostituita grazie all’impiego dell’intelligenza artificiale. A prima vista potrebbe sembrare l’inizio della fine in quanto si è portati a pensare di essere governati da macchine, ma in fondo non è proprio così; i fattori in campo sono molteplici e lo sviluppo è ancora in fase iniziale. Bisogna comunque ammettere che fin dalla prima rivoluzione industriale c’è sempre stata la tendenza a far eseguire molto del “lavoro sporco” alle macchine, e se si utilizzano le macchine in modo massivo è giusto aspettarsi da loro maggiore produttività e affidabilità, ma come fare ad avere la sicurezza assoluta? È molto difficile ma con applicazioni che fanno uso dell’intelligenza artificiale si può anche prevedere il futuro. No, non si tratta di una magia, ma di predittività. Una soluzione tecnologica in costante evoluzione che sfrutta l’attenta analisi in tempo reale dello stato di salute dei macchinari, al fine di prevedere e prevenire guasti e inconvenienti, aumentando la produttività e abbassando i costi di esercizio. La manutenzione predittiva non riguarda solo i macchinari ma può essere estesa a ogni settore.
L’imprenditoria sta cambiando
Pare proprio che l’epoca del cumenda sia finita per sempre. Quest’anno infatti abbiamo visto il consolidarsi del nuovo pensiero riguardo al “fare impresa”. Molte realtà nate da poco sono giovani anche nel pensare, sono innovative anche nella visione del business. L’Italia ha registrato un forte aumento dell’imprenditoria femminile che, seppur rappresentata da moltissime micro imprese, sta riscoprendo molti valori che si sono persi col tempo: la passione per la qualità e per il ben fatto, la fantasia e la creatività. A volte però fare tutto da sé risulta davvero un’impresa, vista la fretta e l’immediatezza richiesta dal mercato. Infatti quest’ultimo anno ha visto nascere numerose alleanze fra aziende, talvolta non dello stesso settore, volte a scambiarsi il know-how e creare innovazione unendo le proprie esperienze. Inoltre, se parliamo di imprenditoria 2019, oltre alla qualità dei prodotti non si può tralasciare la realtà lavorativa di chi li produce. Il rapporto vita privata/professionale come anche benessere della persona sono argomenti sempre più sentiti dalle aziende, poiché ci si sta accorgendo davvero del valore delle proprie risorse. Il benessere psicofisico è amico della produttività tanto che gli ambienti lavorativi tossici, contrariamente ad antiche credenze manageriali, non favoriscono il rendimento. I meccanismi “fantozziani” che hanno caratterizzato (e in molti casi continuano a farlo) l’ambiente lavorativo finora stanno mostrando tutti i loro limiti e contraddizioni. Le aziende lungimiranti dovranno cambiare quest’approccio se vogliono generare davvero valore e trattenere i propri talenti per non essere più soggette, come sovente capita, ad un “normale” turnover di risorse.
Il commercio e il digitale
L’e-commerce è cresciuto si è evoluto, e oggi lo si può definire “maggiorenne”. Non possiamo più farne a meno, abbiamo moltissima scelta, comperiamo e la consegna è veloce. Abbiamo fra l’altro a disposizione una miriade di servizi che possiamo utilizzare in ogni momento e da qualsiasi posto. L’esplosione e lo sfruttamento di questo canale di vendita, spesso con poche regole ha però generato parecchi problemi. Non è difficile incappare in truffe o materiale contraffatto, oltre al rischio di vedersi trafugati i propri dati. Si è reso quindi necessario da parte dell’Unione Europea, stabilire delle regole precise che tutelassero utenti e fornitori in rete. Con l’entrata in vigore nel 2007 della normativa PSD seguita dalla sua implementazione nel 2019, le regole sono ora molto più restrittive. Queste norme aprono inoltre nuovi canali di pagamento, non più esclusivamente riferiti agli istituti di credito tradizionali ma anche a nuove applicazioni. La PSD2 è un passo avanti per proteggere i consumatori delle crescenti truffe online, anche se l’evoluzione del commercio online è molto veloce e la PSD2 con le sue normative da sola non può bastare. Occorre una combinazione di fattori che rendano il più sicuro possibile una transazione, che il bene acquistato sia autentico e che il consumatore non sia vittima di furti di dati sensibili. Si fa sempre più uso della tanto discussa blockchain, che si può definire banalmente come un sistema evoluto di autenticazione dati. Anche questa tecnologia, come l’intelligenza artificiale, si è affacciata sul mondo digitale da non molto e infatti anche in questo ambito occorre tempo per il suo perfezionamento.
Mobilità e ambiente
Non è propriamente un argomento nuovo il tema della mobilità, ma il 2019 ha segnato per molti versi un cambiamento deciso di vedute nell’ambito dei trasporti: la recente fusione tra FCA e PSA conferma pienamente ciò che sta accadendo. I due colossi si sono uniti a fronte della crescente richiesta di mezzi di trasporto elettrici, considerando quanto l’Europa stia incentivando il loro utilizzo. Il mercato dell’automotive è in crisi evidente già da qualche tempo e oggi non è più possibile, da parte dei grandi costruttori, attendere gli eventi. Il futuro vuole città più a misura d’uomo non più congestionate dal traffico e dalle emissioni, e questo comporterà il cambiamento delle nostre abitudini. Il concetto di auto è molto cambiato negli ultimi 20 anni e non è più soltanto sinonimo di libertà. La filosofia del possedere non si concilia più con tutti i provvedimenti atti a limitare le emissioni. La mobilità pubblica e privata è già cambiata: lo spostarsi sarà sempre più un concetto di condivisione e non più individuale, questo anche per permettere una visione ecosostenibile e con meno sprechi. Proseguendo sull’argomento dei trasporti non si può fare a meno di constatare il proliferare di treni veloci; le nostre ferrovie ad esempio, stanno predisponendo ingenti investimenti per aumentare il numero di elettrotreni rapidi nella propria flotta, moltiplicando il numero di corse giornaliere fra le città. Ad oggi possiamo affermare che su percorsi come Torino-Milano e Milano-Napoli, il mezzo più conveniente in termini di tempo, comodità e denaro è proprio il treno. Ma 50 anni fa avremmo mai potuto immaginare il futuro come lo vediamo ora?
Cosa ci aspetta nel 2020?
In seguito a tutti i cambiamenti avvenuti nel 2019 cosa ci si può aspettare dal 2020? È difficile dirlo con certezza ma potremmo, ad esempio, vedere un 5G operativo al 100% e, grazie a questo, aziende sempre più connesse anche se la digitalizzazione aziendale sarà un processo lungo che si concluderà tra diversi anni. Potremo assistere a un grosso cambiamento per quanto riguarda i tempi della comunicazione, infatti grazie a una rete sempre più veloce e alla nascita di servizi correlati come ad esempio l’ufficializzazione della firma elettronica per i documenti ufficiali, si potrà compiere un passo avanti verso la dematerializzazione. Il 2020 sarà anche l’anno che vedrà l’inizio del cambiamento riguardo alle trasmissioni televisive, con la riorganizzazione delle nuove frequenze, con una lotta sempre più serrata tra TV tradizionale e programmi in streaming per l’acquisizione degli utenti. In ambito commerciale potremo apprezzare miglioramenti nel customer journey e nell’assistenza al consumatore, con l’intelligenza artificiale che faciliterà l’analisi dei dati. Probabilmente proseguirà il cambiamento della filosofia di lavoro orientata sempre più verso il benessere e la capacità di bilanciare in modo equilibrato il lavoro, come carriera e ambizione professionale, e la vita privata. Sarà forse possibile concentrarsi su ulteriori progressi riguardo all’ecosostenibilità, aumentando la percezione di spreco e consumo consapevoli, sviscerando ancora di più le conseguenze che possono ripercuotersi in ogni ambito.
Buon 2020!!!!!!!